Il gesto del Vescovo vuole testimoniare la vicinanza di tutta la Chiesa riminese ai fratelli ucraini in questo momento di tensione e grande difficoltà che attanaglia il loro paese d’origine.
Un gesto che raccoglie l'invito rivolto dal Papa nell'Angelus di domenica scorsa.
“Vi chiedo di pregare per l’Ucraina che sta vivendo una situazione delicata, mentre auspico che tutte le parti si adoperino per una soluzione pacifica”, sono state le parole di Papa Francesco che ha poi invitato la comunità internazionale a sostenere “ogni iniziativa in favore del dialogo e della concordia”.
La comunità ucraina a Rimini è numericamente molto importante ed è seguita spiritualmente da don Victor Dvykalyuk, sacerdote cattolico di rito ortodosso, prete celibe, di stanza a Rimini già da un paio di anni, che presta servizio come assistente ai conterranei di Ravenna e Rimini.
La chiesa Madonna della Scala è stata messa loro a disposizione dalla Diocesi di Rimini.
La Segreteria Generale della CEI invita tutte le comunità parrocchiali ad avere un ricordo particolare per la grave situazione dell'Ucraina, nelle celebrazioni della prima domenica di Quaresima, che la Diocesi di Rimini dedica alla sottolineatura della Parola di Dio.
La Chiesa riminese accoglie volentieri l’invito della Conferenza Episcopale Italiana di ricordare nella preghiera i fratelli ucraini e la difficile situazione di quel Paese, che vuol essere anche un segno tangibile di vicinanza alla numerosa comunità di ucraini residenti in Italia, comprensibilmente preoccupata per la sorte di familiari che vivono in Ucraina.
“A tutti i sacerdoti, diaconi e alle comunità parrocchiali è stato inviato del materiale apposito – ricorda il Vicario Generale, don Luigi Ricci - Si può fare un riferimento durante la S. Messa nell'ammonizione iniziale e una intenzione nella Preghiera dei fedeli”.
Intanto si è costituito anche un gruppo di lavoro che vede coinvolte diverse Caritas nazionali europee, inclusa Caritas Italiana, che da anni sono impegnate sul territorio con programmi di sostegno alla popolazione ucraina.