La festa «Korochuna» era abbastanza l’agricoltura che era in quei giorni ispirazione dell’impulso umano, speranza e fede in un felice anno di raccolta, della salute, della prosperità e della vita gioiosa del padrone. La festa «Korochuna» con vari riti, rituali, liturgie, preghiere, atti di magia si dimostra abbastanza chiaro anche nel nostro Natale odierno. «Korochun» della Rus-Ucraina, che si è coperta col Santo Natale è eccezionale, ricca, divertente, gioiosa e una grande festa, che si differenzia dalle altre feste di altre nazioni per i suoi riti speciali, ricco-folclore, originalità etnografica, il più profondo nascondimento nelle masse del popolo della nostra antica cultura preistorica. Questa festa è una profonda testimonianza delle realtà non solo delle credenze preistoriche, delle visioni del mondo, ma anche delle nostre relazioni con il mondo culturali, politiche ed economiche. La nostra Chiesa ha adottato definitivamente quelle buone abitudini ed i resti della cultura primitiva, ma con gli investimenti degli ideali cristiani e della morale cristiana: verità, amore, perdono.
Il compito principale della famiglia in questo momento della «Santa Cena» è di prepararsi adeguatamente loro stessi, la sua casa e la sua fattoria per la festa della Natività di Cristo. Il proprietario della casa si preoccupa per pulire perfettamente dentro casa per crearle un’area festosa. La maggior parte del tempo ella dedica alla preparazione della «Santa Cena». Questa cena, anche se è magra, ma nello stesso tempo è ricca, perché ha fino a 12 piatti tradizionali, da cui il nome «Ricca Kutya».
Perché per questa cena preparano 12 diversi piatti? Perché durante l’anno la luna gira attorno alla terra 12 volte. Così ad ogni mese è come dedicato un piatto. In secondo luogo, per preparare «Ricca Kutya» dovrebbero essere preparati piatti da tutte frutta e verdura che crescono nel campo e giardino, prendendo in questo modo il dio del raccolto e le anime sante dei propri antenati ... Ed essi, dopo aver assaggiato tutto questo, porteranno quest'anno un raccolto ancora più grande.
Tra i pasti della Santa Cena al primo posto sta kutya che è bollito grano con miele. Alcuni autori ritengono che «Kutya» è rimasto dall'amore delle antiche tavole dei fratelli, che sono stati preparati nei giorni della morte dei martiri, o morti. Il grano che rinasce ogni anno, è il simbolo di eternità, e il miele è un simbolo di felicità eterna e dei santi in cielo.
Quando la padrona fa qualche lavoro in casa, il padrone fa sistemare la sua abitazione, nutre e dà da bere agli animali. Con l'inizio della serata con una cerimonia speciale, porta dentro la casa il covone di grano che si chiama «Diduh» e lo mette in un angolo. «Diduh» oltre gli spiriti del soggiorno dei nonni e dio del raccolto, simboleggia anche la buon raccolto del nuovo anno, la prosperità, la ricchezza e il destino delle persone. Ecco per quale motivo si fa così grande onore a questo «Didukh», ecco perché lo portano con grande santità a sua casa e lo mettere al posto d'onore.
Dentro la casa portano anche il fieno e la paglia. Il fieno mettono sotto la tovaglia sul tavolo, e la paglia sul pavimento. Tutti si svolge con ordinato rito, con diciture, desideri o incantesimo. Sotto il tavolo sul pavimento si mettono i vari strumenti di casa: ascia, falce, falcetto, ecc, affinché su tutta la casa sia posta la benedizione.
La «Santa Cena» è già pronta, nel cielo comincia vedersi la stella della sera e il padre di famiglia accende una candela sul tavolo. Tutta la famiglia, pregano insieme e si siedono a tavola per la «Santa Cena». Il padre della famiglia fa gli auguri a tutti membri della famiglia. La cena si inizia con la «Kutya» e con le varie cerimonie. Nella vigilia di Natale non si dimentica mai delle anime dei morti familiari. Per loro mettono un piccolo piattino separato di «Kutia» sulla tavola o sulla sinestra, perché credono che oggi anche loro partecipano alla «Santa Cena». Dopo cena tutta la famiglia accoglie il Natale con i «Koliadky» e i canti natalizi.
L’umore di «Santa Cena» riempie il cuore e l’anima di ognuno di noi con un fascino inesprimibile delle tradizioni del popolo ucraino. «Santa Cena» eccita nell’anima di ogni ucraino non è solo un carino e commovente ricordo, ma anche collega i suoi pensieri, intenzioni, e la concorrenza con l’idea del popolo ucraino, come nella sua patria e nello spargimento in tutto il mondo. Così con la nostra partecipazione nelle celebrazioni del Natale rinnoviamo un senso di appartenenza ad un genere, fortificiamo la vostra mente riguardo alla nazionalità della comunità ucraina, che ora vive in un paese libero, rendendosi conto di noi stessi che siamo membri dell’Uucraina, che ha creato i propri costumi e la propria cultura spirituale durante i millenni. Abbiamo bisogno sempre vivere di loro, in modo da rafforzare la connessione con la nostra discendenza. Ecco perché la «Santa Cena» con il suo contenuto nel popolo ucraino è indimenticabilmente ricco e profondo.